Il Triangolo di Karpman e il Temporary Management: come uscire dalle dinamiche tossiche in azienda
Nel mondo aziendale, soprattutto in situazioni di crisi o cambiamento, si verificano spesso dinamiche relazionali disfunzionali che ostacolano la crescita e l’efficienza del business. Uno degli schemi più noti è il Triangolo Drammatico di Karpman, un modello psicologico che descrive tre ruoli tossici in cui individui e gruppi possono rimanere intrappolati: il Persecutore, la Vittima e il Salvatore. Queste dinamiche sono particolarmente pericolose nelle aziende che affrontano fasi di transizione, dove la tensione è alta e i ruoli vengono assunti inconsapevolmente dai membri del gruppo.
Le Origini del Triangolo di Karpman
Il Triangolo Drammatico è stato ideato nel 1968 dallo psicologo e analista transazionale Stephen Karpman, allievo di Eric Berne, fondatore dell’Analisi Transazionale. Karpman, interessato alle dinamiche dei ruoli nei conflitti interpersonali, sviluppò questo modello per spiegare le interazioni disfunzionali in cui le persone possono rimanere intrappolate in una sorta di gioco psicologico ripetitivo. Il suo studio si basava sulle teorie di Berne sui giochi relazionali e sugli schemi inconsci che le persone mettono in atto nei rapporti interpersonali.
Il modello di Karpman è stato inizialmente applicato alla psicoterapia e alle relazioni personali, ma ben presto è diventato uno strumento chiave anche in ambito aziendale, dove le dinamiche di potere e responsabilità creano spesso situazioni di conflitto e dipendenza.
Il Triangolo di Karpman in Azienda
Il Persecutore: è colui che impone regole rigide, critica e crea un clima di paura. Può essere un manager autoritario o un collega ipercritico.
La Vittima: si sente sopraffatta, incapace di reagire e spesso si lamenta senza cercare soluzioni. Può essere un dipendente che subisce passivamente le decisioni aziendali.
Il Salvatore: interviene per risolvere i problemi degli altri, spesso in modo paternalistico, alimentando la dipendenza e impedendo lo sviluppo dell’autonomia. Spesso il Temporary Manager viene percepito inizialmente come un Salvatore, poiché arriva in azienda per risolvere una crisi. Tuttavia, il suo vero valore emerge quando riesce a spezzare il triangolo, trasformando le dinamiche tossiche in un ambiente di lavoro più sano e produttivo.
La Rotazione dei Ruoli perché tutti possono diventare Vittima, Persecutore o Salvatore
Una caratteristica peculiare del Triangolo di Karpman è la continua rotazione dei ruoli tra i partecipanti. Nessuno rimane fisso in una posizione, oggi l’imprenditore può sentirsi Vittima, sopraffatto da difficoltà finanziarie o dalla resistenza al cambiamento del team, ma domani può trasformarsi in Persecutore, imponendo regole rigide e decisioni autoritarie per cercare di riprendere il controllo. Allo stesso modo, un Manager che si pone inizialmente come Salvatore, intervenendo per risolvere i problemi, può trovarsi a essere accusato di essere un Persecutore quando il suo aiuto diventa invasivo o inefficace.
Questa continua rotazione avviene perché il Triangolo si alimenta di emozioni e reazioni istintive. Quando una persona sente di aver subito un’ingiustizia (Vittima), può passare al ruolo di Persecutore per difendersi o vendicarsi. Oppure, se un Salvatore si accorge che il suo aiuto non è apprezzato, può sentirsi deluso e scivolare nel ruolo di Vittima. Questo ciclo è particolarmente dannoso in azienda, perché genera instabilità e confusione nei team, impedendo una gestione efficace dei problemi.
Come il Temporary Manager Può Spezzare il Ciclo
Il Temporary Manager, grazie alla sua posizione neutrale e alla sua esperienza nella gestione del cambiamento, può intervenire per smantellare queste dinamiche e riportare l’azienda su un percorso di crescita.
Ecco come:
-Riconoscere le dinamiche.
Il primo passo è identificare i ruoli in cui le persone si trovano intrappolate, aiutandole a prenderne consapevolezza.
-Trasformare la Vittima in un Creativo.
Invece di alimentare il ruolo di Vittima, il Temporary Manager aiuta i dipendenti a sviluppare una mentalità proattiva e creativa, assumendosi la responsabilità di guidarli fuori dalla passività e stimolandoli a trovare soluzioni innovative.
-Assumersi responsabilità senza creare dipendenze.
Inizialmente, il Temporary Manager può essere visto come un Salvatore, ma il suo obiettivo non è quello di risolvere tutti i problemi da solo, bensì di costruire strutture e processi che rendano l’azienda autonoma nel lungo periodo.
-Creare una leadership equilibrata.
Evita la rigidità del Persecutore e la protezione eccessiva del Salvatore, favorendo una leadership che supporta e motiva senza creare dipendenze.
-Facilitare la comunicazione
Le dinamiche tossiche si alimentano di incomprensioni e tensioni. Un manager temporaneo può implementare strumenti di comunicazione più efficaci per migliorare il clima aziendale.
-Focus sulle soluzioni
Il Temporary Manager introduce un approccio orientato ai risultati, aiutando l’azienda a concentrarsi su strategie di miglioramento piuttosto che su conflitti interni.
Conclusioni
Il Triangolo di Karpman rappresenta una trappola comune nelle aziende in crisi o in trasformazione, ma con il supporto di un Temporary Manager è possibile rompere questi schemi e creare un ambiente più sano e produttivo. Grazie alla sua visione esterna e alla capacità di guidare il cambiamento, il Temporary Manager aiuta l’azienda a evolversi, eliminando le dinamiche tossiche e favorendo una cultura di responsabilità e collaborazione.
