Quando selezioniamo un candidato, pensiamo di essere oggettivi. Eppure, il nostro cervello è una macchina efficiente, ma anche pigra: tende a prendere scorciatoie cognitive per semplificare la realtà. Il problema? Queste scorciatoie, chiamate bias cognitivi, possono farci perdere di vista i dettagli davvero importanti.
Esempi di Bias nel Recruiting
1️⃣ Il Bias dell’Autorità
Se un candidato proviene da un'azienda blasonata o ha lavorato per un nome noto, il nostro cervello tende ad attribuirgli automaticamente più valore. Ma è davvero la sua esperienza a essere solida o stiamo solo proiettando la reputazione dell’azienda su di lui?
2️⃣ Il Bias della Familiarità
Se ci viene presentato da qualcuno che stimiamo, tendiamo a fidarci del giudizio altrui senza approfondire abbastanza. Questo può portarci a prendere decisioni basate su dinamiche relazionali, piuttosto che su reali competenze.
3️⃣ Il Bias della Conferma
Se un candidato ci fa una buona impressione nei primi minuti, iniziamo a cercare inconsciamente prove che confermino quella sensazione, ignorando segnali contrastanti. L’effetto opposto accade con chi non ci colpisce subito.
4️⃣ Il Bias dell’Effetto Alone
Un singolo elemento positivo (ad esempio, un'ottima università o un'abilità ben presentata) può portarci a sopravvalutare l’intero profilo, senza verificare se il resto delle competenze siano all'altezza.
5️⃣ Il Bias della Similitudine
Siamo naturalmente attratti da chi ci somiglia per esperienze, valori o stile comunicativo. Questo può portarci a creare team omogenei e poco innovativi, invece di cercare diversità di pensiero e background.
Come Mitigare questi Bias?
🔹 Strutturare i Colloqui: Fare domande uguali per tutti i candidati, focalizzandosi su competenze misurabili.
🔹 Usare più Valutatori: Coinvolgere più persone nel processo di selezione riduce l’impatto delle percezioni individuali.
🔹 Dati, non Intuizioni: Creare griglie di valutazione per pesare oggettivamente esperienze e competenze.
🔹 Consapevolezza: Conoscere questi bias è il primo passo per evitarli. Più li riconosciamo, più possiamo evitarne le trappole.
Assumere la persona giusta non è solo questione di esperienza e titoli, ma di un processo selettivo davvero consapevole. Siamo sicuri di scegliere il migliore o stiamo solo cadendo nei soliti schemi mentali?
