È un concetto che preferisco a quello di cambio o passaggio generazionale.
Perché preferisco aiutare le imprese nel processo di accompagnamento e non nel cambio o passaggio?
Perché non è "un inversione di marcia" , non è "queste son le chiavi e vediamo" , non è "prova ti aspetto al varco", e non è nemmeno un confronto tra generazioni.
È il rinnovamento, la rigenerazione, di una tradizione di successo.
Si lavora insieme, facendo in modo che la generazione al comando, trasferisca i valori alla generazione entrante, e si trasformi da atleta ad allenatore, da persona che vince a persona che fa vincere, è ne trae soddisfazione, una soddisfazione ancora maggiore di quando vinceva personalmente.
Non si crea la competizione, nemmeno il confronto, l'obbiettivo con la proprietà è ora uno solo, quello di allenare il giovane atleta a competere e vincere, trasferendogli tutti gli strumenti.
Si lavora perchè il divenuto allenatore trovi una dimensione di soddisfazione, e affini le tecniche di allenamento e l'atleta si ponga invece in una dimensione di ascolto, di fiducia e metta a sistema l'esperienza inestimabile del suo allenatore, con la novità e la tipica energia di chi giovane entra nella grande, vera, competizione per la prima volta.
Non sapete che soddisfazione è far sì che avvenga questo processo,
e vedere che persone prima involontariamente avversari, o comunque che collaboravano sporadicamente, benché nella stessa azienda, ora diventano Allenatore e Atleta, dove l'allenatore ha vinto le proprie controintenzioni, e ha ora un solo obbiettivo, far vincere il suo uomo migliore, e l'atleta, non vede l'ora di rendere orgoglioso il suo allenatore.
Tra i miei magnifici clienti c'è più di qualcuno che ha capito di chi parlo, grazie di queste giornate!